Partecipando alle competizioni si ha occasione di ammirare anche altri modelli e tra questi fu affascinato da una bissona veneziana. La ricerca partì nuovamente. Si fece prestare il libro monografico dal collega ed io lo accompagnai all'arsenale di Venezia - dove è custodita l'originale - con la mia macchina fotografica, il metro ed il solito blocco per gli schizzi. Lì scoprimmo che esisteva anche la sorella bissona bizantiva che per la prua arcuata colpì subito il papà che decise di realizzare anche quella. Doppie foto, doppie quote, doppi schizzi. Tornato a casa riallestì il cantiere. Stavolta lo scafo disassato della gondola richiese più impegno, ma il risultato fu conseguito in un solo anno. Il tatto delle dita dopo averle limate, bruciate con il calore e con l'acido iniziava a venir meno e la mano non era più ferma come una volta, ma la passione quella era sempre enorme. Questo modello in scala 1: 15 ultimato nel 2002 ha vinto alcune medaglie d'argento e di bronzo a livello nazionale ed internazionale.
